Le vie degli etruschi

di Luana Cenciaioli

Le vie degli etruschi. Un convegno al MANU.

Nello scorso ottobre si è tenuto presso il Museo archeologico nazionale dell’Umbria il convegno Le vie degli etruschi organizzato dall’Associazione NaturAvventura in collaborazione con il Museo stesso e il Liceo Scientifico Statale Galeazzo Alessi.
L’associazione, che programma la sua attività annuale coniugando l’escursionismo con la conoscenza storica, culturale e paesaggistica dei luoghi che camminando attraversa, ha avuto l’idea di organizzare un convegno sulle vie etrusche. Il Liceo Scientifico si è occupato dell’organizzazione dell’evento sia attraverso la promozione e diffusione dell’iniziativa presso le istituzioni scolastiche del territorio sia con il coinvolgimento degli studenti del triennio nel progetto di alternanza scuola lavoro. Il Museo ha offerto la collaborazione scientifica e la disponibilità di spazi.

Un momento dei lavori

All’incontro hanno partecipato professori e studiosi di fama internazionale, quali Francesco Roncalli, già docente di Etruscologia all’Università degli Studi di Perugia e alla Federico II di Napoli. L’etruscologo ha aperto i lavori con la sua prolusione “Gli Etruschi e l’ambiente. Una lezione antica” trattando il rapporto tra popoli e natura, ponendo in evidenza gli effetti riscontrabili sull’ambiente e le vie di comunicazione.
Giuseppe Maria Della Fina, Direttore del Museo C.Faina di Orvieto, con “La viabilità negli scrittori novecenteschi” ha narrato il paesaggio descritto da autori come Dennis, che nei loro viaggi hanno visitato le città etrusche.
Laura Bonomi, ex Soprintendente all’archeologia dell’Umbria, si è occupata invece  della viabilità in ambiente umbro, e il rapporto con quella etrusca, descrivendo tracciati e sentieri.
Paolo Bruschetti, già funzionario della Soprintendenza e ora direttore del Museo di Cortona, ha inteso delineare la viabilità tra Cortona e Perugia, evidenziando i confini tra i due importanti centri etruschi e le vie di collegamento con il lago Trasimeno.
Il contributo di Sergio Occhilupo, etruscologo, si è soffermato sulle vie di comunicazione tra i centri villanoviani, con Perugia nella fase di formazione. Un’attenta disamina, pertanto, delle città etrusche nelle prime fasi, utile a contribuire alla conoscenza della formazione della città in età villanoviana. Tra i materiali presi ad esempio sono i cinerari di S.Martino in Campo e i reperti rinvenuti a Perugia, in particolare presso Piaggia Colombata e Verzaro.
L’archeologo Marco Cruciali ha riferito sugli scavi condotti ad Orvieto, Campo della Fiera, in particolare sui tratti di strada rinvenuti nell’area identificata da Simonetta Stopponi come sede del Fanum Voltumnae. I materiali rinvenuti nel corso delle campagne di scavo saranno esposti in una grande mostra in Lussemburgo, in programma nel marzo 2018.

In qualità di direttore del Museo archeologico nazionale dell’Umbria e già funzionario della Soprintendenza, competente per il comune di Perugia, la sottoscritta ha illustrato le caratteristiche della viabilità a Perugia e territorio, nelle declinazioni terrestre e fluviale.
Il Tevere e la navigabilità che lo ha reso importante come via di comunicazione tra popoli, quindi la via Amerina, che da Roma  giunge a Perugia presso Ponte S.Giovanni, dove passa il Tevere per dirigersi verso Chiusi. Del ponte restavano tracce di prima età imperiale fino al 2005, quando una piena lo ha travolto. Sono stati descritti i tracciati viari che uscivano dalle porte principali di Perugia per raggiungere le città limitrofe, Chiusi, Cortona, Orvieto, Roma, Gubbio e le testimonianze rinvenute lungo i percorsi. Infine è stato presentato un percorso interno a Nord, recentemente individuato, lungo l’asse Montelaguardia, Monte Bagnolo, Monte Gioco, Cordigliano che ha restituito importanti testimonianze, tra cui una tomba a camera in arenaria, da poco rinvenuta.
Del convegno, che ha registrato una grande affluenza con oltre 300 presenze, saranno pubblicati e resi disponibili gli atti.