I visitatori dei musei nel raffronto 2016-17

di Redazione

I visitatori dei musei nel raffronto 2016-17. Commento ai dati.

Fonte: servizio rilevazione Polo museale dell’Umbria

I dati relativi ai visitatori dei musei, considerati nel periodo gennaio-agosto 2017, delineano inevitabilmente un quadro segnato da pesanti criticità, ascrivibili al più generale e consistente calo dei flussi turistici dovuto agli eventi sismici.
L’anno 2016 aveva fatto registrare un buon andamento generale,  del resto confermato dal numero dei visitatori dei musei. Una forte flessione del movimento turistico regionale, che supera il 35%, si verifica invece dopo il 30 ottobre, palese effetto del sisma. Tale criticità sembra persistere anche nei primi mesi del 2017 con incoraggianti cenni di ripresa dal periodo primaverile.
Osservando le statistiche dei musei, che raffrontano il biennio 2016-17, si ricava, tutto sommato, un’ impressione di dinamismo, pure persistendo ancora elementi di criticità, probabilmente da attribuire ad una crescita turistica ancora a macchia di leopardo.
La tabella mostra come solo due musei abbiano per ora registrato un incremento, rispetto all’anno precedente, in particolare si apprezza lo straordinario risultato spoletino. Il museo archeologico, infatti, dopo i primi mesi, mostra un forte recupero con punte notevoli tra giugno e luglio. Certamente un riscontro del trascinamento imputabile al Festival, ma anche all’intensa attività di iniziative proposte. Analogamente, anche il museo perugino sembra superare bene la crisi, mantenendo sostanzialmente i risultati precedenti. Anche qui, mostre ed eventi hanno arginato il generale andamento negativo.
Una lieve flessione si registra ad Orvieto, ma i tre musei archeologici sembrano quelli che meglio hanno resistito alla crisi post sismica.
Ad una prima vista può apparire severa la contrazione consegnata dai dati del Palazzo ducale di Gubbio, la cui corretta valutazione non può tuttavia prescindere dalle rilevazioni turistiche del comprensorio. Basti pensare che all’inizio dell’anno il calo raggiungeva il 50% e nei primi mesi del 2017 è stato registrato un decremento del 24%. Il tutto da raffrontare con il 2016, anno ritenuto eccezionale per il movimento turistico eugubino.
La marcata caduta subita nei primi tre mesi dell’anno ha penalizzato il Museo del Ducato di Spoleto, che tuttavia ha mostrato forti segni di ripresa, mantenendo nei mesi successivi una sostanziale tenuta rispetto agli ottimi risultati del anno precedente.
Non essendo in possesso dei dati precedenti e a fronte di orari di apertura non ancora strutturati, si è ritenuto di escludere dal rilevamento la Villa del Colle del Cardinale di Perugia, che mostra tuttavia interessanti potenzialità quando aperta al pubblico.
In conclusione è lecito affermare come gli istituti museali afferenti al Polo abbiano ben resistito al generale decremento turistico, grazie all’impegno profuso nel proporre iniziative aggreganti. Gli stessi hanno inoltre saputo agganciare l’inversione di tendenza dei flussi turistici, apprezzabile dalla scorsa primavera.