Il bronzo di Germanico. Nuove rivelazioni su materiali e leghe

di Alessandra Giumlia-Mair

 

 

Statua bronzea di Germanico

La statua del generale Germanico, rinvenuta ad Amelia nel 1963 è stata analizzata con metodo non distruttivo per mezzo di un’attrezzatura trasportabile di fluorescenza dei raggi X.
L’attrezzatura, sviluppata per lo studio di materiali antichi, consiste in una fonte di raggi X, un supporto che permette di controllare stabilità e distanza dal materiale da analizzare, un trasformatore, uno stabilizzatore e un computer con software apposito. Sono stati impiegati vari standards, appositamente preparati per analisi di metalli antichi. Per raggiungere tutte le parti della statua, intorno alla stessa è stato montato un trabattello di oltre tre metri di altezza.
Le analisi hanno dimostrato che tutte le parti della statua, testa braccia, gambe, tunica, armi, le appliqués rappresentanti Victoriae alate etc. sono state colate impiegando leghe molto simili, contenenti solamente 2-3% di stagno e piombo, evidentemente pensate per essere dorate col metodo ad amalgama (ovvero a mercurio o a fuoco). Questo tipo di lega è relativamente difficile da colare, perché il suo punto di fusione è alto e allo stato fuso si raffredda molto in fretta, rendendo il getto difficoltoso, ed era solamente impiegata quando era prevista una doratura ad amalgama. Tenori di stagno e piombo superiori a 2-3% infatti venivano evitati per opere di ottima qualità come questa, perché la presenza di questi elementi produce macchie sulla doratura. Tuttavia la statua non presenta alcuna area con dorature.

Particolare della corazza anteriore

La corazza invece è stata prodotta con una lega diversa, contenente tenori di stagno e piombo notevolmente più alti (7-8% Sn e 8% Pb), adatta a un getto complesso come quello della corazza con le sue decorazioni in rilievo rappresentanti l’uccisione di Troilo da parte di Achille e il mostro marino Scilla. Maggiori tenori di stagno e piombo facilitano la colata e mantengono fluido per più tempo il metallo allo stato fuso, ma non sono adatti a dorature ad amalgama. È quindi evidente che la corazza (thorax) apparteneva ad una statua preesistente ed è stata adattata ad una statua di Germanico per la quale in origine era pianificata una doratura. È molto probabile che la statua di Germanico facesse parte della propaganda dinastica di Claudio e che fosse stata ordinata una serie di ritratti dorati di Germanico da esporre in vari luoghi. Per questa particolare statua fu invece impiegata la magnifica corazza che certamente era appartenuta a un’altra statua di misura leggermente maggiore.
È importante notare che la corazza è decorata con agemine nere: si tratta di un esempio di Corinthium aes, la più preziosa lega a base di rame nota in periodo romano. Come specificato da Plinio il vecchio, era considerata “più preziosa dell’argento e preziosa quasi quanto l’oro”. Corinthium aes è una lega di rame contenente bassi tenori d’oro e d’argento e spesso anche ferro e arsenico che, patinata artificialmente in un bagno chimico, assume un colore nero, nero-viola o nero-blu a seconda della composizione. Le agemine della corazza di Germanico sono state spatinate ed erano state considerate agemine in rame, ma, come è tipico della lega corinzia, la patina si riforma spontaneamente e le agemine sono ora nuovamente nere. La presenza delle preziose agemine spiega perché la statua non sia stata dorata. Questo tipo di lega divenne nota a Roma in periodo augusteo e molti testi antichi narrano del “furor” dei collezionisti di Corinthia e di come Augusto e Tiberio possedessero un gran numero di oggetti di questo materiale. Si deve inoltre notare che la corazza è di tipo Butirinto, una forma che è nota solamente dalla battaglia di Azio (31 a.C.) e non esiste in contesti più antichi. L’impiego di tale tipo di corazza conferma quindi la datazione della corazza al periodo augusteo o ai decenni immediatamente seguenti. La corazza potrebbe provenire da una statua di Caligola che, dopo la sua damnatio memoriae fu smantellata, conservandone solamente la ricca corazza per impiegarla per la statua di suo padre Germanico.